Il tramonto della Pittura vissuto come
iniziazione a una serena fedeltà al Canone
Occidentale Seminario in tre atti di Karl Evver
Precipitata giù da ogni onore e soppiantata nei gusti giovanili dalla computer-generated imagery, che permette di dare apparenza assolutamente reale a qualunque irrealtà, la Pittura è da qualche tempo la Musa più opaca, vetusta nei propri princìpi e inetta a riguadagnare l'occhio degli uomini.
Anziché rimpiangere il rango che essa ha occupato, è più utile prendere atto della sua rovina per discendere alle radici di questo bisogno umano di fare segni e recuperare la Musa – straziata ma non morta – per un arricchimento filosofico del nostro pensiero.
Con la serenità di comportamento che deriva dalla coscienza della continuità non scindibile del Canone Occidentale: un Canone che l’aggressività dei suoi nemici può offendere ma non fendere.
Pittore e fotografo, fin dal suo debutto nel 1987 Karl Evver è disceso con la sua arte nei meno frequentati fondamenti della visione occidentale dell’uomo e delle cose. Rinnovatore coraggioso del genere mitografico, rivela, nei momenti più felici del suo lavoro, una rara capacità di radicare la contemporaneità nel primordiale.
Del 1999 è l’esposizione Le Fenici Romane, audace rivisitazione cultuale del martirio dei fratelli Mattei.
Nel 2006 presso Itinerari d’arte, a Milano, viene allestito Pan è vivo, un percorso pittorico a tratti violentemente esplicito di fedeltà al Dio dell’ora meridiana e dell’esperienza panica.
Nel 2013 Evver ha fondato la rivista Eròtema, punto di riferimento non secondario per quella parte del pensiero contemporaneo che si ispira al cosiddetto Canone Occidentale.
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PROGRAMMA
giovedì 19 novembre - ore 21,00 TEMPIO SENZA IDDII
La proliferazione dei musei e la loro violenta superiorità simbolica sulle opere che contengono. Il Tempio di Gerusalemme come modello non dichiarato del museo postmoderno e come architettura ideale per il nichilismo morbido che contraddistingue l’universo mediatico del nostro tempo.
giovedì 26 novembre - ore 21,00 ROVINA DEI SAPERI
L’artefice allontanato dal mondo dell’arte e sostituito dal buffone mediatico. La bellezza proibita perché sospettata di condurre alla Verità. L’homo faber intimidito dalla cibernetica che lo scaccia dai luoghi in cui nascono le cose.
giovedì 3 dicembre - ore 21,00 ROMA E/ O AMERICA
L’arrivo di Cy Twombly in Italia e il suo trovare radice nell’immenso spessore del lascito culturale romano come segno della morte del Modernismo. Dalla scena newyorkese a un teatro artistico che ritorna alla sua antica geografia occidentale e accetta di crollare perché torni a riavere visibilità ogni fondamento dimenticato.